domenica 27 febbraio 2011

L'attesa è finita, I vermi conquistatori sono arrivati

Un Diluvio di proporzioni bibliche.
Lo spettro dell’estinzione che balla sui resti della civiltà.
E i destini di un manipolo di uomini e donne che s’intrecciano in una sconvolgente battaglia per la sopravvivenza.
Mentre cose che dormivano da millenni si stanno risvegliando.



L’ora è giunta. 
I vermi conquistatori, il romanzo horror-apocalittico di Brian Keene che tanta attesa ha suscitato negli ultimi mesi tra gli appassionati del fantastico, sta finalmente per invadere le librerie dello Stivale. Il volume sarà infatti disponibile dal 28 febbraio (oh, domani!) sull’eshop di Edizioni XII e da metà marzo in tutti i negozi di libri.

Difficile esprimere a parole la soddisfazione per il risultato finale, impossibile ringraziare adeguatamente Edizioni XII per avermi dato la possibilità di tradurre quest’opera grandiosa. 

Sono stati mesi intensi e faticosi, inutile negarlo: tradurre un romanzo è impresa quantomeno impegnativa, ma far parte di una redazione valida e affiatata come quella dodicina mi ha permesso di affrontare il lavoro con grande serenità. Grazie a tutti voi, davvero. 

Nello specifico un abbraccio a Daniele Bonfanti, revisore della traduzione ed editor del volume, a Simone Corà e Strumm, autori della revisione finale del testo, al duo artistico Diramazioni, che con la loro copertina (guardatela, guardartela, non è stupenda?) hanno messo la ciliegina sul romanzo dello scrittore statunitense,  e all’Altissimo Matteo Poropat, che tutti si dimenticano sempre dell’impaginatore, figura indispensabile per la buona riuscita del prodotto.

E non dimentichiamoci dei brutti ceffi che per primi hanno parlato di Brian Keene nel nostro paese, innescando un proficuo passaparola attraverso i loro blog, Elvezio Sciallis e Alex McNab.
Che gli Déi Lombrico veglino su tutti voi a lungo!

C’è poco altro da aggiungere, ma lasciatemi dire che durante la rilettura finale del testo mi sono ritrovato più volte a fregarmi le braccia per scacciare la pelle d’oca. Spero possiate provare gli stessi brividi e le stesse emozioni che ho provato io.

Abbandonatevi al Diluvio, dunque, sbirciate nell’Apocalisse.
Sono sicuro che non rimarrete delusi.


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