martedì 11 maggio 2010

Agenti del Caos: tre racconti di Lovecraft tra Innovazione e Tradizione




L’illustrazione frontale del libro, ispirata a “The Rats in the Walls”, è un disegno originale realizzato appositamente da Matteo Bocci, che ha curato anche il lettering del titolo. L’immagine di retrocopertina è stata gentilmente concessa dall’artista Massimo Rotundo.


TORNA LA SAGGISTICA LOVECRAFTIANA ALLA DAGON PRESS. Ed è un ritorno in grande stile, perché un intero volume di 240 pagine viene dedicato allo studio e all’analisi letteraria di tre dei primi componimenti narrativi di H.P. Lovecraft, tre racconti che hanno fatto epoca nel campo dell’horror, pur rimanendo slegati dal più famoso ciclo dei Miti di Cthulhu: le tre storie in questione sono “Nyarlathotep”, “I Topi nel Muro” e “Aria Fredda”, dei classici di prim’ordine nel magnum opus dello scrittore di Providence. Ed è Umberto Sisia, uno dei nostri più validi collaboratori (e per una volta tanto è un italiano a segnare la mappa culturale del campo critico lovecraftiano) che in questo libro si è occupato di analizzarli minuziosamente, quasi paragrafo per paragrafo, sviscerandone tutti gli aspetti narrativi, ogni ascendenza letteraria, simbolica, mitologica e culturale presente, e i numerosi significati filosofici e reconditi sottesi nel testo. Una ricerca multidisciplinare e minuziosa, quella di Sisia, che non è mai stata fatta prima d’ora su questi racconti, e quindi è unica nel suo genere. Un tassello in più (ed uno dei più importanti) per scoprire l’universo che si racchiude dietro i grandi racconti del Maestro di Weird Tales.
Il libro, dal titolo emblematico e quantomai suggestivo di
AGENTI DEL CAOS. TRE RACCONTI DI LOVECRAFT FRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE
, illustrato con eccellenti tavole di autori contemporanei, si compone di tre lunghi capitoli (con vari sottocapitoli), ognuno dedicato ai racconti in questione:

1) “Mitoipoiesi onirica: Il singolare caso di Nyarlathotep”.
2) “I Topi fuori dal muro: Un’indagine su un racconto gotico di Lovecraft.
3) “Cool Air: Il freddo e le sue conseguenze”.

La natura diegetica del testo di Sisia si rende evidente fin dalle prime righe, e la sua critica è sempre ben argomentata, chiara e avvincente come i racconti di cui tratta, determinata inoltre da numerose fonti critiche di riferimento (sono oltre 200 le annotazioni al testo) che si evidenziano anche nell’ampia bibliografia apposta in calce al volume. In maniera definitiva, questo libro è destinato a diventare una vera e propria icona della critica lovecraftiana in Italia, la guida ultima ai tre racconti in oggetto, analizzati nell’interdisciplinarietà dell’analisi letteraria con la vivace verve analitica del giovane studioso Umberto Sisia, una geniale promessa che non manca di palesare le sue brillanti analisi anche sulle pagine di Studi Lovecraftiani.
Il libro è introdotto da una Presentazione del prof. Massimo Berruti, un nome ormai noto nel campo della critica lovecraftiana italiana e internazionale (suoi saggi sullo scrittore di Providence sono stati pubblicati su diverse rivista americane, tra cui Lovecraft Studies, Lovecraft Annual, Studies in Fantasy Fiction, oltre che sulle pagine della nostra Studi Lovecraftiani) di cui riportiamo qui sotto un piccolo estratto:



“AGENTI DEL CAOS” si compone di tre saggi dedicati a tre diversi e differenti racconti di H. P. Lovecraft. La scelta va dal racconto breve di ispirazione onirica "Nyarlathotep" (1920), alle tematiche goticheggianti e più dichiaratamente Poe-sche de "I topi nel muro" (1923), per finire con le atmosfere macabre apparentemente classiche di "Aria fredda" (1926). Tutte opere considerate "minori" nella produzione di Lovecraft, così come apparirebbero a un giudizio superficiale, ma che si rivelano invece attraverso la brillante analisi di Sisia come opere intimamente legate da un "filo rosso" che non si limita a coinvolgere aspetti esclusivamente formali (quali il dialogo che Lovecraft instaura tra il vecchio e il nuovo della letteratura weird, la sua ricerca di una voce originale e di un affinamento dei mezzi espressivi), ma che pure rivela una sorprendente, e a prima vista insospettabile, coerenza tematica. Quindi si tratta di testi significativi per arrivare al concetto seminale dei Miti scaturiti dalla filosofia cosmica dello scrittore.
Proprio con riferimento alla collocazione temporale di questi racconti, è importante rilevare che il sottotitolo del saggio reciti "Tre racconti di Lovecraft fra innovazione e tradizione". È infatti sulla dialettica tra questi due poli, quello della novità e quello del rispetto della tradizione, che Sisia innesta il proprio discorso critico, rilevando acutamente come le tre opere lovecraftiane rappresentino tappe significative di quella "palestra" scrittoria in cui il solitario di Providence si cimentò nella fase precedente la creazione dei “Miti di Cthulhu”. Una lunga fase di "rodaggio" durante la quale Lovecraft intrattiene un costante dialogo con la tradizione gotica classica, l'onirismo di Dunsany, la lezione di Poe, Machen e Chambers, contemporaneamente affinando i propri strumenti espressivi e ponendo le basi estetiche necessarie allo sviluppo di una poetica autenticamente nuova e squisitamente "lovecraftiana", quella per intenderci che renderà i suoi "Miti di Cthulhu" (o, per dirla alla Joshi, "Miti di Lovecraft") il contributo più originale alla letteratura del terrore e fantascientifica, sul piano filosofico non meno che su quelli letterario ed estetico.



Il volume costa 16,00 euro ed è possibile acquistarlo sulla vetrina di Ilmiolibro.it, a questo indirizzo:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=404196


Per informazioni:
studilovecraft@yahoo.it

2 commenti:

  1. Grazie della segnalazione Gigi!
    Solo un piccolo appunto: il titolo del libro non è "ANGELI del Caos", bensì "AGENTI del Caos", e quindi è da correggere.
    A presto, P.

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  2. Ciao Pietro,
    ooops, ho corretto la svista!
    La copertina è spettacolare ,ti dico poi sui contenuti! :-)
    A presto!

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