lunedì 30 novembre 2009
AM 1200: cosa si nasconde nel “rumore bianco?”
Sam Larson stava cercando una via d’uscita. Sfortunatamente per lui, l’ha trovata.
David Prior, sceneggiatore e regista dell’interessante film in questione, è un rinomato produttore e sviluppatore di contenuti extra per DVD: ha collaborato con registi del calibro di David Fincher, Guillermo del Toro e David Cronenberg.
AM 1200, pellicola dall’insolita durata di quaranta minuti, rappresenta il suo esordio alla sceneggiatura e alla regia. Come ci racconta lo stesso Prior nel fascicolo che accompagna il DVD, l’idea germinale per il film nasce da un’avvenimento reale e da “a sea of white noise.”. Ecco la storia.
E’ notte. Prior sta tornando a casa, si trova da qualche parte a ovest del confine tra Idaho e Washington. I fari della sua automobile illuminano le desolate strade della regione, circondate da colline e suggestive pinete. Il regista è stanco: lo attendono ancora alcune ore di guida, i colpi di sonno cominciano a farsi sentire. Tenta dunque di tenersi sveglio cominciando a smanettare con l’autoradio, cercando qualche trasmissione interessante. Scorrendo i canali si sintonizza sulla frequenza che da il titolo al film. La zona è isolata, dapprincipio la radio concede al regista nient’altro che una serie di scariche fastidiose. Poi, nel brusio, comincia a insinuarsi una voce. Frasi smozzicate, sottilmente inquietanti.
“…out there… hear me, up here… KBAL radio… trouble… if anybody out there can hear this broadcast…”
Le parole trasmettono una certa urgenza, apprensione. Non sembra trattarsi di un radiodramma, piuttosto una richiesta d’aiuto. Poi le scariche statiche hanno la meglio. Prior, continuando a guidare nell’oscurità, pensa che si tratta di una faccenda strana, forse una trasmissione alla Orson Welles.
Passano alcune ore, poi, lungo il ciglio della strada, il regista scorge un’insegna bianca, arrugginita e masticata dalle intemperie; poco più in là un viottolo di ghiaia si inerpica verso un cancello, oltre il quale si innalza la torre trasmittente di una stazione radio. Il posto è triste, pare abbandonato. Prior si avvicina al cartello. Inutile dire che le parole stampigliate sono: KBAL RADIO, AM 1200, proprio la frequenza da cui erano giunte alcune ore prima quelle strane frasi spezzettate.
Qui Prior non è coraggioso come il protagonista del suo film: sente i capelli che gli si rizzano sulla nuca, ha paura. E se si trattasse di un falso S.O.S. per attirare proprio lì degli sprovveduti viaggiatori, per derubarli o chissà che altro? Il regista non ci pensa due volte e riparte a tutta birra verso casa, divorato però dalla curiosità. Cosa c’era dentro quella stazione radio in disuso? Qualcuno aveva davvero bisogno di aiuto?
Bell’incipit per un film, no?
Prior, infatti, capisce di avere una buona storia tra le mani, ma non sa come concluderla. Nel 2002 la soluzione gli arriva grazie a un sogno e decide di scrivere prima una sceneggiatura e poi un racconto breve.
Nel 2007 cominciano le riprese e il risultato è questa pellicola coraggiosa, sia per i temi trattati, sia per la durata – troppo lunga per un cortometraggio, troppo breve per un film vero e proprio.
La sceneggiatura non si discosta molto dalla vicenda reale (su questo aggettivo, comunque, mi riservo il beneficio del dubbio).
Dopo una brutta vicenda di truffe finanziarie, un analista degli investimenti si da a una fuga disperata per lasciarsi alle spalle le sue colpe e s’imbatte, come Prior, in quelle strane frequenze e nella stazione radio abbandonata. Una volta entrato nell’edificio troverà ad attenderlo cose molto più spaventose di un semplice ladro… Non posso dire molto di più, perchè corro il rischio di scivolare nello spoileraggio; sappiate però che il film merita davvero una visione, soprattutto se siete amanti di quel cosmicismo tanto caro a H.P.L. che è così difficile trovare su celluloide.
La regia di Prior è fredda, nitidissima, e i quaranta minuti di film sono cupi e angoscianti all’inverosimile, grazie anche a un sapiente uso delle ambientazioni, sciatte e ridotte all’osso, e delle luci – poche, molto poche. Tensione palpabile e attori perfettamente calati nella vicenda, su tutti l’atterrito protagonista, la fifa personificata.
AM 1200 ha ricevuto ottime recensioni e la sua qualità è confermata dai numerosi piazzamenti nei migliori festival del cinema fantastico – non ultimo l’Howard Phillips Lovecraft Film Festival del 2008, dove ha vinto ben due premi: Best of Festival e Best Cosmic Horror Film. David Fincher, uno che la sa lunga, è rimasto entusiasta dalla pellicola: “David Prior, in quaranta brevi minuti, ci mostra perché è il più promettente regista che abbia conosciuto da anni a questa parte,” ha detto l’autore di Seven. Che sia vero o meno, sono sicuro che Prior in futuro ci regalerà ancora delle piacevoli sorprese. Con pochi mezzi e grazie a una storia solida è riuscito a costruire un film coinvolgente, ma soprattutto pauroso.
Purtroppo il DVD in questione non è stato distribuito in Italia ed è ordinabile solo attraverso il sito ufficiale o contattando direttamente David Prior (disponibilissimo e simpatico, tra l’altro.) Non ci sono nemmeno i sottotitoli, ma il film punta molto di più sulle atmosfere che sui dialoghi. Discretamente nutrita la sezione Extras.
Lovecraftiano e terrificante, di più, nin zo! Dategli un’occhiata.
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ma
RispondiEliminadiciamo che se io guardassi film mi interesserebbe
epperò non guardo i filmi
uff
sono proprio schiappa.
Vabbè
Ciao!
E guardalo codesto, 40 minutini veloci veloci, dai!
RispondiEliminaE dai Gelo, guardalo ma non dirlo a nessuno. Di nascosto, come se fosse un momento di sano autoerotismo. Non dire niente neanche alla tua parte di coscienza intelletuale che si arrabbia se rubi tempo alla lettura!
RispondiEliminaE poi non vuoi intraprendere una carriera d'attore. E come per la scrittura se non si guardano i film non si può recitare! ^_^
Gelo vuole intraprendere una carriera d'attore? Queste sì che sono notizie inquietanti! :)
RispondiEliminaMamma mia! Leggendo la parte relativa alla vicenda accaduta "realmente" a Prior mi sono venuti i brividozzi. Cazzarola, sembra una leggenda metropolitana di quelle fatte veramente bene!
RispondiEliminaNutro anch'io qualche dubbio sulla veridicità dell'accaduto, magari qualche infarcitura l'ha aggiunta, anche perchè, commercialmente parlando, attira ancora più curiosità.
Comunque meriterebbe proprio di essere visto!