L’affascinante labirinto del fantastico è immenso,un dedalo di corridoi, stanze meravigliose e celle sotterranee in continua espansione. E’ un luogo in cui mi sono introdotto furtivamente quando ero ancora bambino, dopo aver sottratto a mio padre un paio antologie di racconti che mi aprirono nuovi mondi, dopo aver sbirciato da uno spiraglio della porta della cucina orde di zombi romeriani dallo sguardo vitreo avanzare barcollanti in un supermercato. E’ un luogo in cui, per fortuna, sono ancora intrappolato, una prigione di meraviglie.
Qui dentro si possono trovare libri che celano orrori smisurati e incanti senza tempo, vecchi dischi polverosi, custodi di melodie arcane, pizze di celluloide che ci rendono partecipi di assurde e inquietanti vicende, dipinti di creature e paesaggi bizzarri, orrori mitologici e antiche leggende rurali. Vagare in questi anfratti bui significa perdersi. E, molto spesso, non aver più voglia di tornare indietro, di tenere stretto in mano il consolatorio filo di Arianna di una realtà opaca, di trovare l’arrugginito cancello di uscita che conduce alla vita di tutti i giorni.
Ho riflettuto molto prima di decidermi a creare Weirdiana (in realtà lo spazio è stato creato ormai un anno fa!), vuoi perché poco avvezzo alle nuove tecnologie, vuoi perché, data la proliferazione rampante di myspace, myblog, myvattelapesca, temevo di dar vita a qualcosa di scontato. Cosa che probabilmente accadrà, ma voi che mi leggerete (se mai ci sarete) non me ne vogliate. Weirdiana nasce con l’intenzione di tagliare quel filo di Arianna ed esplorare insieme l’intricato groviglio di corridoi del fantastico.
Si parlerà del bizzarro in tutte le sue forme, o perlomeno di quelle che conosco, dalla narrativa al cinema, dai fumetti alla musica, dalla pittura al balletto classico. Beh, più o meno. Senza ordine cronologico alcuno, senza scadenze prestabilite, senza limiti o tentacoli sulla lingua; scaverò nei polverosi scatoloni custoditi gelosamente nella mia camera e nel vecchio armadio sul fienile, sperando che qualcuno di voi mi accompagni in questo viaggio, percorrendo con me corridoi bui e saloni misteriosi, vicoli senza uscita e bugigattoli maleodoranti, alla ricerca degli splendori e delle paure che alimentano la nostra immaginazione, tenendoci ben lontani da quel muro di siepi in cui si apre il varco di uscita.
Spero di non tediarvi troppo e spero che questo viaggio duri a lungo. Probabilmente sarà così, perché l’affascinante labirinto del fantastico è immenso, un dedalo di corridoi, stanze meravigliose e celle sotterranee in continua espansione.
E dietro ogni angolo c’è sempre qualcosa in agguato…
Gigio, finché sei "weird" io ti seguo. Tanto lo so che non mi deludi.
RispondiEliminaThe Paultergeist
Paul, che piacere averti tra i visitatori!!!!
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